Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa

Tre ragazze sono sul ciglio di una strada deserta. È notte. Non c’è campo. La macchina non riparte. Sono sorelle. Sono le figlie di Bocca di Rosa. Cosa fai quando non ti senti al sicuro? Una notte così.

con Elisa Armellino, Eleonora Cicconi, Stefania Tagliaferri

drammaturgia Verdiana Vono
progetto e regia Stefania Tagliaferri
disegno luci Tea Primiterra
costumi Fabio Porliod
illustrazione Isabelle Pasquettaz
foto Giorgio Prodoti

Progetto realizzato dalla compagnia teatrale Palinodie con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea” 2019.
Primo studio presentato presso Fantasio Festival Internazionale di Regia Teatrale (Trento).

Scarica la scheda artistica

Note di regia

Nella notte che dura lo spettacolo, le protagoniste sono bloccate. È in questo buio che cercano uno sguardo per andare più lontano del presente e che non si perda nella malinconia del passato. La sovrapposizione di piani temporali, l’andamento destrutturato delle scene, l’andare e il venire da una condizione di realismo restituiscono al pubblico la complessità dell’affrontare un viaggio interiore. Perché ammettere che qualcosa non va è difficile in primis davanti a se stessə.

In Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa si parla di sesso, di rivendicazioni, di pacificazioni. Si balla e ci si nasconde. Si ha paura. Quanto può durare una notte?

Lo spettacolo si muove tra la tensione di una drammaturgia frammentata e il fascino di un’estetica da videoarte. In Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa l’immagine elettronica ricopre una funzione determinante. In scena due led wall scandiscono il tempo alternando i titoli delle scene a immagini evocative. Galassie, conchiglie, albe, segni di colore. Questi elementi delimitano e ampliano lo spazio scenico trasportando il pubblico altrove nello spazio e nel tempo, per riportarlo nel qui e ora dell’attualità, testimoniando ad esempio il numero di femminicidi in Italia alla data attuale. L’atmosfera sonora si muove tra suggestioni di musica elettronica e canzoni italiane di altri tempi. Su questo tessuto si innestano i messaggi vocali inviati dal pubblico nei giorni prima dello spettacolo, come dedica alle figlie di oggi, alle donne di domani.

Repliche:
8 marzo 2023
, Torino/Teatro Café Müller
1 dicembre 2022, Trento/Teatro di Villazzano
26-28 novembre 2022, Morgex/Rassegna Prove Generali
19 novembre 2022, Torino/Teatro San Pietro in Vincoli
5 novembre 2022, Arsoli/Teatro La Fenice
16 luglio 2022, Roma/Concorso Pillole Fortezza Est
7-8 dicembre 2021, debutto Aosta/Saison Culturelle
30 novembre 2021, anteprima Manfredonia/Teatro L. Dalla

Note al testo

Quando la notte ha cominciato a farci paura, si chiede una delle sorelle bloccata in un questo non-luogo che è la strada buia. Per provare a rispondere a questa domanda, si può partire da molto lontano o da molto vicino: dalla considerazione sociale della notte o semplicemente da quella sensazione di disagio che si prova quando si torna a casa troppo tardi, a piedi, sole. In quell’attraversamento, risuonano gli avvertimenti e i giudizi, le brutte storie che ascoltiamo volenti o nolenti.

Per non essere più storie dette da qualcun altro, nasce questo lavoro. Bocca di Rosa è una voce che altri hanno parlato, noi proviamo a restituirla idealmente a lei attraverso le sue eredi. Vogliamo attraversare la notte, perché Alle mie figlie è l’arrivo dell’alba, ma anche la bellezza di un cielo stellato.

Ritratto di Eleonora Cicconi nello spettacolo Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa

Scena finale spettacolo Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa

Scena sulla violenza di genere tratta dallo spettacolo Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di Rosa della compagnia teatrale aostana Palinodie

Prologo dello spettacolo Alle mie figlie. Avere come mamma Bocca di rosa

Con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”